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20 settembre 2011

Il paese sotto la pelle - El país bajo mi piel

 


              Los Superheroes de Nicaragua: Rubin Dario, Gioconda Belli, and Ernesto Cardinal 



 

....Ho visto la folla celebrare la fine di una dittatura durata quarantacinque anni.
Ho sperimentato le enormi energie che si scatenano quando si osa superare la paura,
l'istinto di sopravvivenza, per una meta che trascende l'individuo.
Ho pianto molto, ma ho anche riso molto.
Ho conosciuto la gioia di abbandonare l'io e abbracciare il noi.
In tempi come questi in cui è così facile cadere nel cinismo, non credere a niente,
rifiutare i sogni prima che questi abbiano la possibilità di mettere ali,
scrivo queste memorie in difesa di quella felicità per la quale vale la pena vivere e persino morire.

 Gioconda Belli
Il Paese sotto la pelle.
 


 

 
                                                          
 
“Eravamo folli tutti noi?
Quale mistero genetico faceva sì che la specie umana superasse
l’istinto di sopravvivenza individuale quando la tribù, la collettività si trovava in pericolo?
Qual era la ragione per cui si era capaci di sacrificare la vita per un’idea, per la libertà altrui?
Perché l’impulso eroico era tanto forte?
Quel che a me sembrava più straordinario era la felicità, la pienezza che... c’era nell’impegno.
La vita acquistava un senso completo, una meta, uno scopo.
Si provava una complicità assoluta, un legame viscerale con centinaia di volti anonimi,
un’intimità collettiva nella quale scompariva qualsiasi sentimento di solitudine o di isolamento.
 
Nel lottare per la felicità di tutti, si trovava prima di tutto la propria.”






Sergio Michilini, POETAS NICARAGUENSES FRENTE A LA CEIBA DEL ANGEL, 2012,
oleo sobre tela, cm.85×80-
 DETALLE Ernesto Cardenal y Gioconda Belli. -


 
 "Ora che ho vissuto la mia vita fino a questo punto
posso affermare che non c'è niente di donchisciottesco nel voler cambiare il mondo.
E' possibile.
E' il mestiere al quale l'umanità si è dedicata da sempre.
Non concepisco una vita migliore di quella vissuta con entusiasmo, dedicata alle utopie, al rifiuto ostinato dell'inevitabilità del caos e dello sconforto. [...]
L'importante, me ne rendo conto ora, non è vedere tutti i propri sogni realizzati, ma continuare ostinatamente a sognarli."





“sono stata due donne e ho vissuto due vite”.


 

16 settembre 2011

WHY ?


       

Sì, siamo estremisti, siamo estremisti nella volontà
di giustizia, di eguaglianza, di pace.

Martin Luther King.




                                                                             
                                                                                  


Non c'è niente di buono nella guerra, eccetto la sua fine


Abraham Lincoln





                                                    

                                                                         


Quando i potenti litigano
ai poveri toccano solo dei guai. 

 ( Fedro)                                   

                                                                                              

                                                                              
Un giorno,
quando guardando dalla finestra non vedrò più guerre,
prenderò un albero,
lo vestirò di stelle..
...e quel giorno sarà Natale!"

   Gianni Rodari                                                  

                                                                                  


                                                                                

PROMEMORIA di Gianni Rodari                                  



Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola, a mezzogiorno. 
                                
Ci sono cose da far di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:                                                
per esempio, la guerra.
              




   




              


10 settembre 2011

"Musicante"




"The Musician / Il Musicante"
(Le Cinque Lune) 
Lyric by Mary Grace Ovedi
Music
Eric's Theme
by
Vangelis 



Non cantare per me musicante,
non suonare,
non raccontare.
Lo so che vieni da lontano
                
ed hai tanto da ricordare                                         
ma anche il mio cammino
si perde nel passato.
E' da lontano che son partita.                                           


Ascolta nel mio silenzio

 
Parole e parole,
le tue parole,
s'incidono  e non se ne vanno più.
Tornano gli echi e la malinconia,
la tua, la mia,
E più duro,  più pesante
è camminare
è andare avanti.















 

6 settembre 2011

Ma io sono quella

 
 
Ma io sono quella
che va via, sempre.
La prima volta fu la più,
fu la più silenziosa...
Talvolta mi chiedono se...
sto cercando un posto
in cui l'anima smetterà
di vagare
un posto in cui fermarmi
senza più il desiderio di partire.
Chi sa.
La gioia è forse
potere sempre partire...

Sujata Bhatt
 
 

4 settembre 2011

Sui figli by Gibran Kahlil Gibran



E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.

Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.


 Kahlil Gibran