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30 aprile 2014

Molti anni dopo

Foto: «Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito».

 Gabriel Garcia Màrquez
 Cent’anni di solitudine


«Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito».

Gabriel Garcia Màrquez

Cent’anni di solitudine




29 aprile 2014

La libertà è la possibilità dell'isolamento





La libertà è la possibilità dell'isolamento. 
Sei libero se puoi allontanarti dagli uomini senza che ti obblighi a cercarli il bisogno di denaro, o il bisogno gregario, o l'amore, o la gloria, o la curiosità, che non si addicono al silenzio e alla solitudine. 
Se è impossibile per te vivere da solo, sei nato schiavo. 
Puoi avere ogni grandezza, ogni nobiltà d'animo: sei uno schiavo nobile, o un servo intelligente; 
non sei libero.

Fernando Pessoa






28 aprile 2014

Il Capitano è fuori a pranzo








Perché le persone interessanti sono così poche? 
Con tanti milioni, perché sono così poche?



Charles Bukowski 
Il Capitano è fuori a pranzo



19 aprile 2014

"Sweety Jane" (A Romantic Ballad of The Old West)


                       https://www.youtube.com/user/asorbi1

REL Argonauti
"Sweety Jane" ( A Romantic Ballad of The Old West)

Lyrics+ Music by REL Argonauti
Performed by Polymorphic
Prelude Theme by Jon Mark


NOW, YOU ARE A FLOWER TOO
THE WIND IS YOUR VOICE
THE RAIN IS YOUR TEARS ...
THE RIVER MURMURS LOW
BESIDE YOU ...

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17 aprile 2014

Nel paradiso della sua memoria



Lei si spoglia nel paradiso
della sua memoria
Lei non conosce il destino feroce
delle sue visioni
Lei ha paura di non sapere nominare
ciò che non esiste.

Alejandra Pizarnik



14 aprile 2014

Ricordo bene il suo sguardo.

   Illustrazione  Cameron Gray
 
 
 
Ricordo bene il suo sguardo.
Attraversa ancora la mia anima come una scia di fuoco nella notte.
Ricordo bene il suo sguardo. Il resto… Sì, il resto è solo una parvenza di vita.
Ieri ho passeggiato per le strade come una qualsiasi persona. Ho guardato le vetrine spensieratamente e non ho incontrato amici con i quali parlare.
D’improvviso mi sono sentito triste, mortalmente triste, così triste che mi è parso di non poter vivere un altro giorno ancora, e non perché potessi morire o uccidermi, ma solo perché sarebbe stato impossibile vivere il giorno dopo e questo è tutto.
Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona.
Mi duole vivere in una situazione di disagio.
Debbono esserci isole verso il sud delle cose dove soffrire è qualcosa di più dolce, dove vivere costa meno al pensiero, e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali né al giorno del mese o della settimana che è oggi.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere, a un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.

Fernando Pessoa

12 aprile 2014

Anelli di cenere

 

Anelli di cenere
Sono le mie voci che cantano
affinché non cantino loro,
gli imbavagliati grigi nell’alba,
i vestiti di un uccello devastato nella pioggia.
C’è, nell’attesa,
un rumore di lillà che si rompe.
E c’è, quando arriva il giorno,
una partizione del sole in piccoli soli neri.
E quando è notte, sempre,
una tribù di parole mutilate
cerca asilo nella mia gola,
perché non cantino loro,
i funesti, i padroni del silenzio.

Alejandra Pizarnik

“Palabra por palabra yo escribo la noche “

Buenos Aires 29 aprile 1936 


 

8 aprile 2014

Gli occhi aperti




Qualcuno misura singhiozzando
l’estensione dell’alba.
Qualcuno pugnala il cuscino
in cerca del suo impossibile
spazio di quiete

Alejandra Pizarnik