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21 maggio 2014

«Estos huesos brillando en la noche »





Queste ossa che brillano di notte,
queste parole come pietre preziose
nella gola viva di un uccello pietrificato,
questo verde amatissimo,
questo caldo lilla,
questo cuore solo misterioso.

Alejandra Pizarnik

«Estos huesos brillando en la noche »

Estos huesos brillando en la noche,
estas palabras como piedras preciosas
en la garganta viva de un pájaro petrificado,
este verde muy amado,
este lila caliente,
este corazón sólo misterioso.



20 maggio 2014

La poesia che non dico


La poesia che non dico,
quella che non merito.
Paura di essere due
sulla via dello specchio:
qualcuno che dorme in me
mi mangia e mi beve.

Alejandra Pizarnik





19 maggio 2014

Io non ci sono

 

 Caricamento foto in corso
 
Io non ci sono
Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.
Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai.
Cercando di essere gentile con gli altri
spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce,...
ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.
Non importa…
Il mio cervello si chiude.
Ascolto.
Rispondo.
E sono troppo ottusi
per rendersi conto
che io non ci sono…

Charles Bukowski

Quando dai a qualcuno






Quando dai a qualcuno
tutto il tuo cuore
e lui non lo vuole,
non puoi riprenderlo indietro.
Se ne è andato per sempre.

Sylvia Plath


16 maggio 2014

Mi sentivo ed ero un libro






“Mi sentivo ed ero un libro con righe chiare di parole sensibili e taglienti, 
nessuno sapeva intravedere le fragilità,
si pungevano e andavano via, 
sono sempre stata e mi son sempre sentita come un libro aperto, circondato da analfabeti.”

Sylvia Plath.




12 maggio 2014

Ora so cos’è la solitudine








“Ora so cos’è la solitudine, credo.
Perlomeno la solitudine passeggera.
Nasce da un punto indefinito dell’io:
come una malattia del sangue
che si diffonde in tutto il corpo
sicché non si può localizzare il focolaio,
l’origine del contagio.

[…]Nostalgia è il nome che gli altri danno al malessere che ora mi domina.
Sono sola in camera mia, sospesa tra due mondi”

Sylvia Plath



Alfine mi riconquistavo.

 Blake Flynn
 
 
 
 
Alfine mi riconquistavo. 
Alfine accettavo
nella mia anima il rude impegno
di camminar sola, di lottare sola
di trarre alla luce tutto quanto in me...
giaceva di forte
d’incontaminato, di bello.
Alfine arrossivo
dei miei inutili rimorsi
della mia lunga sofferenza sterile
dell’abbandono
in cui avevo lasciata la mia anima
quasi odiandola.
Alfine risentivo
il sapore della vita.

Sibilla Aleramo

 

 

6 maggio 2014

Quién alumbra


Quando mi guardi
i miei occhi sono chiavi,
il muro ha segreti,
il mio timore parole, poesie.
Solo tu fai della mia memoria
una viaggiatrice affascinata,
un fuoco incessante.

Alejandra Pizarnik



Quién alumbra 

Cuando me miras
mis ojos son llaves,
el muro tiene secretos,
mi temor palabras, poemas.
Sólo tú haces de mi memoria
una viajera fascinada,
un fuego incesante.

de « Los trabajos y la noches » (1965)

5 maggio 2014

Dunque, d’ora in poi parlerò ogni notte.








Dunque, d’ora in poi parlerò ogni notte. 
Con me stessa.
Con la luna. 
Passeggerò, come ho fatto stasera, gelosa della mia solitudine, nell’argenteo livido della fredda luna, che splende facendo brillare una miriade di scintille sui cumuli di neve appena caduta. 
Parlo da sola e guardo gli alberi scuri, beatamente neutrali. 
Molto più facile che affrontare gli altri, che dover sembrare felice, invulnerabile, brava. 
Senza la maschera, cammino parlando con la luna, con la forza neutrale e impersonale che non ascolta, 
ma si limita ad accettare la mia esistenza.

Sylvia Plath


4 maggio 2014

Scriverti...




Scrivere, scriverti, ritrarti. Impregnarti
i capelli di tutte le
parole trattenute, sospese nell'aria, nel tempo, in...
quel ramo di cortés carico di fiori gialli la cui
bellezza mi fa rizzare i capelli quando scendo
sola per strada pensierosa. Definire il mistero, il
momento preciso della scoperta, l'amore, questa
sensazione d'aria compressa dentro il corpo sinuoso,
l'esplosiva felicità che mi fa piangere e mi colora
gli occhi, la pelle, i denti, mentre divento
fiore, edera, castello, poesia, tra le tue mani che mi
accarezzano e mi sfogliano, facendo sorgere parole,
sconvolgendomi tutta, grondante del mio
passato, della mia infanzia, di ricordi felici,
di sogni, di mare che si infrange
contro gli anni, sempre
più bello e più grande,
più grande e più bello.

Come posso ghermire l'illusione, stringerla tra le mani e
liberarla davanti a te come una colomba felice
che voli via
a scoprire la terra dopo il diluvio; scoprirti fin
nelle pieghe più sconosciute, impregnandomi di te
lentamente, come una carta assorbente,
perdendomi,
perdendoci tutti e due, nel mattino in cui
abbiamo fatto l'amore
con tutto il sonno, l'odore, il sudore della notte
salata sui nostri corpi, inzuppandoci d'amore,
facendolo grondare in grandi immense onde,
immergendoci nell'amore, bagnandoci con
l'amore che ci
soverchia.

Gioconda Belli

 



3 maggio 2014

“Lettera ad Alejandro Gomez Arias”



Foto: Frida per te...  by Nadia Primavera 

«Perché studi così tanto? Quale segreto vai cercando? La vita te lo rivelerà presto. Io so già tutto, senza leggere o scrivere. Poco tempo fa, forse solo qualche giorno fa, ero una ragazza che camminava in un mondo di colori, di forme chiare e tangibili. Tutto era misterioso e qualcosa si nascondeva; immaginare la sua natura era per me un gioco. Se tu sapessi com’è terribile raggiungere tutta la conoscenza all’improvviso – come se un lampo illuminasse la terra! Ora vivo in un pianeta di dolore, trasparente come il ghiaccio. È come se avessi imparato tutto in una volta, in pochi secondi. Le mie amiche, le mie compagne si sono fatte donne lentamente.
 Io sono diventata vecchia in pochi istanti e ora tutto è insipido e piatto. So che dietro non c’è niente; se ci fosse qualcosa lo vedrei».

Frida Kahlo

“Lettera ad Alejandro Gomez Arias”immagine by Nadia Primavera

«Perché studi così tanto? 
Quale segreto vai cercando? 
La vita te lo rivelerà presto. Io so già tutto, senza leggere o scrivere.
Poco tempo fa, forse solo qualche giorno fa, ero una ragazza che camminava in un mondo di colori, di forme chiare e tangibili. 
Tutto era misterioso e qualcosa si nascondeva; immaginare la sua natura era per me un gioco. 
Se tu sapessi com’è terribile raggiungere tutta la conoscenza all’improvviso – come se un lampo illuminasse la terra! 
Ora vivo in un pianeta di dolore, trasparente come il ghiaccio. 
È come se avessi imparato tutto in una volta, in pochi secondi. Le mie amiche, le mie compagne si sono fatte donne lentamente.
Io sono diventata vecchia in pochi istanti e ora tutto è insipido e piatto. 
So che dietro non c’è niente; se ci fosse qualcosa lo vedrei».

Frida Kahlo




2 maggio 2014

Ci sono anime

Foto: Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini secchi
tra le foglie del tempo
e angoli casti
che conservano un vecchio
rumore di nostalgia
e di sogni.

Altre anime hanno
dolenti spettri
di passioni.
Frutta con vermi. 
Echi
di una voce bruciata
che viene da lontano
come una corrente
d'ombre. 
Ricordi
vuoti di pianto
e briciole di baci.
La mia anima è matura
da molto tempo
e si sgretola
piena di mistero.

Pietre giovanili
rose dal sogno
cadono sull'acqua
dei miei pensieri.

Ogni pietra dice:
«Dio è molto lontano!»

Federico Garcia Lorca
(8 febbraio 1920)

Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini secchi
tra le foglie del tempo
e angoli casti
che conservano un vecchio
rumore di nostalgia
e di sogni.

Altre anime hanno
dolenti spettri
di passioni.
Frutta con vermi.
Echi
di una voce bruciata
che viene da lontano
come una corrente
d'ombre.
Ricordi
vuoti di pianto
e briciole di baci.
La mia anima è matura
da molto tempo
e si sgretola
piena di mistero.

Pietre giovanili
rose dal sogno
cadono sull'acqua
dei miei pensieri.

Ogni pietra dice:
«Dio è molto lontano!»

Federico Garcia Lorca
(8 febbraio 1920)


1 maggio 2014

Il mio indirizzo




Ho cancellato oggi il numero della mia casa,
Ho strappato la targa che portava il nome della mia via
e quelle di tutte le altre.
Ma se tu assolutamente vuoi trovarmi,
bussa alla porta di ogni casa, in ogni via
delle città di tutti i paesi,
- tutto allo stesso tempo è una cattiva sorte e una
benedizione –
e ovunque dove risplende uno spirito libero:
sappilo, là è casa mia.

Amrita Pritam



 
https://www.youtube.com/user/asorbi1