
“Ora so cos’è la solitudine, credo.
Perlomeno la solitudine passeggera.
Nasce da un punto indefinito dell’io:
come una malattia del sangue
che si diffonde in tutto il corpo
sicché non si può localizzare il focolaio,
l’origine del contagio.
[…]Nostalgia è il nome che gli altri danno al malessere che ora mi domina.
Sono sola in camera mia, sospesa tra due mondi”
Sylvia Plath
Nessun commento:
Posta un commento