Il mondo era crudele.
Davanti a me si aprivano soltanto due alternative:
o diventavo un assassino di sogni come gli altri,
oppure mi rinchiudevo nella mia mente trasformandola in una fortezza.
Optai per la seconda.
REL Argonauti (Official Video) "Voyage" - Parte I -
(Voyager Countdown - Orbite - Canto Notturno di un Astronauta Poeta)
Lyrics+Music by REL Argonauti
"Sound Recording & Mixing by "REL"
&
"Gulliver Master"
Original images by "Dakotalapse"
Voyage
Nel tempo delle folgori azzurre
come in quello dei rossi bagliori
di remoti ruggenti vulcani.
Nel tempo delle città oceani neri
trafitti da arcipelaghi
di faville al tungsteno.
In questo tempo: di gelide comete
al neon, di mobili lune
di iodio e cristallo, di rombanti reattori,
di monotoni ronzii.
In questo tempo: di sinth drums
e note elettroniche, come nell’altro,
antico, del flauto e del liuto,
Musica
evocare può ancora le nebbie
d’Avalon,
che velano e svelano la soglia …
E il flauto ed il liuto,
l’oboe e il tamburo, nati da canna, avorio
o transistors,
ci guidano per sconosciuti sentieri,
misteriosi giardini,
polle d’acqua
e nuvole. Boschi di pini
e vele. Voli d’albatros
e sogni …
Così il Cerchio si chiude, o sembra,
spiraleggiando
sull’infinito Voyage.
E siamo Noi
quel balenìo che lo percorre.
Un amore felice. E' normale?
è serio? è utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?
... Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito, i primi qualunque tra un milione, ma convinti che doveva andare così - in premio di che? Di nulla; la luce giunge da nessun luogo - perchè proprio su questi e non su altri? Ciò offende la giustizia? Sì. Ciò infrange i princìpi accumulati con cura? Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.
Guardate i due felici: se almeno dissimulassero un po', si fingessero depressi, confortando così gli amici! Sentite come ridono - è un insulto. In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza.
E tutte quelle loro cerimonie, smancerie, quei bizzarri doveri reciproci che si inventano - sembra un complotto contro l'umanità!
E' difficile immaginare dove si finerebbe se il loro esempio fosse imitabile. Su cosa potrebbero contare religioni, poesie, di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe, chi vorrebbe restare più nel cerchio?
Un amore felice. Ma è necessario? Il tatto e la ragione impongono di tacerne come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita. Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto. Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra, capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l'amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.
Tu non sei i tuoi anni, né la taglia che indossi, non sei il tuo peso o il colore dei tuoi capelli. Non sei il tuo nome,... o le fossette sulle tue guance, sei tutti i libri che hai letto, e tutte le parole che dici sei la tua voce assonnata al mattino e i sorrisi che provi a nascondere, sei la dolcezza della tua risata e ogni lacrima versata, sei le canzoni urlate così forte, quando sapevi di esser tutta sola, sei anche i posti in cui sei stata e il solo che davvero chiami casa, sei tutto ciò in cui credi, e le persone a cui vuoi bene, sei le fotografie nella tua camera e il futuro che dipingi. Sei fatta di così tanta bellezza ma forse tutto ciò ti sfugge da quando hai deciso di esser tutto quello che non sei.
Mi rifiuto di vivere nel mondo ordinario come una donna ordinaria.
Di dedicarmi a rapporti ordinari.
Voglio l’estasi.
Sono una nevrotica – nel senso che vivo nel mio mondo.
Non intendo adattarmi al mondo. ... Mi adatto a me stessa...
Misi il mio sogno in una barca e la barca in mare; - dopo aprii il mare con le mani, per far naufragare il mio sogno. ... Le mie mani ancora sono bagnate del blu delle onde dischiuse, e che il colore grondante dalle mie dita colori le sabbie deserte.
Il vento sta arrivando da lontano, la notte si piega per il freddo; sotto l'acqua va morendo il mio sogno dentro una barca...
Piangerò quanto sarà necessario, per far ingrossare il mare, e arrivare la mia barca in fondo e il mio sogno far sparire.
Dopo, tutto sarà perfetto: spiaggia rasa, acque ordinate, i miei occhi aridi come pietra e le mie mani infrante.