Powered By Blogger

17 agosto 2011

Faber In direzione ostinata e contraria

 Fabrizio De Andrè
"OCEANO"


 
Video

Quanti cavalli hai tu ceduto alla porta
tu che sfiori il cielo col tuo dito più corto
la notte non ha bisogno
la notte fa benissimo a meno del tuo concerto
ti offenderesti se qualcuno ti chiamasse un tentativo.

Ed arrivò un bambino con le mani in tasca
ed un oceano verde dietro le spalle
disse "Vorrei sapere, quanto è grande il verde
come è bello il mare, quanto dura una stanza
è troppo tempo che guardo il sole, mi ha fatto male "

Prova a lasciare le campane al loro cerchio di rondini
e non ficcare il naso negli affari miei
e non venirmi a dire "Preferisco un poeta,
preferisco un poeta ad un poeta sconfitto"
Ma se ci tieni tanto poi baciarmi ogni volta che vuoi.


 



...Una volta avevo ascoltato in una discoteca una canzone che mi era rimasta in testa, mi era piaciuta tantissimo, ed era "Alice" di Francesco De Gregori.
Nello stesso tempo mi era rimasta in testa una domanda: ma perché Alice guarda i gatti e non può guardare quel lampione là o non può guardare qualsiasi altra cosa, un sasso piuttosto che un cespuglio, un albero? E volevo chiederglielo, però non sapevo come, non lo conoscevo e avevo questa domanda da fargli... 
L'estate successiva scopro che sta iniziando a lavorare con mio padre ad un album che era "Volume ottavo". Figurati, impazzisco, vado in Sardegna e me lo trovo lì, a casa. In pigiama. Che lavora con mio padre, seduto sul mio divano, con la chitarra, giovane, con la barba rossa, un po' fricchettone, era un grande e lo è tuttora, è una persona che stimo moltissimo, non soltanto a livello artistico, ma anche umano... 
E allora io prendo coraggio e vado da lui. Questo è il figlio di Fabrizio, Cristiano; piacere Francesco. 
Comincio alla larga, poi piano piano mi convinco e un giorno: Francesco, perché Alice guarda i gatti? Lui mi guarda con un occhio aperto e l'altro chiuso... Non mi risponde. E non mi ha mai risposto. Anzi mi ha risposto, però in un modo abbastanza inconsueto: cioè scrivendo una canzone, con mio padre. Si chiama "Oceano", e devo dire che io sono orgoglioso di questa canzone perché è stata dedicata a me.
E' la risposta di perché Alice guarda i gatti. Al che non mi sono più sognato di fargli domande di questo genere
.
Cristiano De André (1995)





 "Penso che un uomo senza utopia, senza sogno e senza ideali,
vale a dire senza passioni e senza slanci,
sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio: una specie di cinghiale laureato in matematica pura"

FDA





 




'Adesso stiamo vivendo questo gran tormento sulla perdita dei valori.
Bisogna aspettare di storicizzarli......
Tutto questo per dire che io non ho nessuna verità assoluta in cui credere, che non ho nessuna certezza in tasca e, quindi, non la posso regalare a nessuno, e va già molto bene se posso regalarvi qualche emozione'.


Fabrizio De Andrè

 
                                                                                         

                                

Nessun commento:

Posta un commento