Gabbiano Babilo (Le Cinque Lune)
by Mary Grace Ovedi
by Mary Grace Ovedi
Music
Sumiregusa (Amarantine)
by Enya
Sumiregusa (Amarantine)
by Enya
La vita è un cerchio:
Non si chiude mai
Ma sempre torna per ricominciare.
Arroccato sulla torre sgretolata
Dalla pietra
Liberai le zampe, spiegai le ali
E l'universo fu dei miei occhi
Madreperlacei, immensi
Per la prima volta aperti
Alla libertà.
Da abbozzo anelante a forma
Fui gabbiano.
Cieli e cieli navigai
E curve del tempo
E gioirono gli occhi
Sempre più lucidi,
Sempre più madreperlacei,
Sempre più immensi.
Inebriato, il petto gonfio,
Le piume arruffate
Maestoso, un giorno
Mi posai su un'alta colonna
E, regale, chiusi gli occhi
Per un istante. In quello
Crollò l'Olimpo,
Crollarono gli Dèi.
Il tempo trema nel battere d'un attimo.
Rimanemmo la colonna
Ed io, gabbiano di pietra,
Parti di un cerchio che non
Si chiude mai,
Ma sempre torna per ricominciare.
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