Sergio Michilini,
EL CAMINO A WASLALA-RETRATO DE GIOCONDA BELLI
"La guerra non mi ha mai interessato.
Io sono un amante della civiltà, del progresso, delle lettere ....
la guerra è il contrario del pensiero, della parola, del dialogo.
Nessuno parla durante la guerra, tutti sparano.
Non gli interessa conoscersi.
Si evitano, si nascondono.
Dietro i loro fucili rifiutano le parole, il dialogo....
se riuscissero a parlare non ci sarebbero guerre"
Gioconda Belli
da il romanzo "Waslala"
Si può trasformare l’utopia in realtà? Esiste un mondo migliore?
Waslala non risponde a queste domande ma ti fornisce la possibilità di immaginarle.
Una storia d'amore e di ricerca spirituale, un lungo viaggio verso l'utopica Waslala, ma anche un libro di avventura, radicato nei grandi temi che contrappongono Nord e Sud del mondo. Melisandra, una giovane donna che vive insieme con il nonno in riva a un grande fiume, parte alla ricerca della mitica Waslala, un luogo nascosto nella foresta dove, secondo le leggende degli indios del centroamerica, si troverebbe una società nella quale uomini e donne vivono in pace e in sintonia con la natura e dove le arti hanno un ruolo preminente.
Insieme alla protagonista viaggiano personaggi assai diversi tra loro: contrabbandieri, trafficanti d'armi, due donne olandesi intenzionate ad adottare un bambino, un giornalista nordamericano di cui Melisandra si innamorerà ben presto.
Ognuno di loro insegue un sogno, quello di Melisandra è ritrovare i genitori, scomparsi dopo la sua nascita proprio durante la ricerca di Waslala.
Il viaggio sarà lungo e pieno di insidie: dai pericoli della foresta vergine, alle bande di narcotrafficanti, fino alle scorie radioattive scaricate dai paesi occidentali nei poveri villaggi dell'interno. Per la ragazza si risolverà soprattutto in un viaggio iniziatico, alla scoperta dell'amore e delle proprie origini. (fonte WEB)
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